I CERCHI NEL GRANO, UN’ALTRA IPOTESI.

 

 

Introduzione

Da molto tempo si rinvengono nel grano cerchi o disegni complessi (i cosidetti crop circles). I giornali del 1978 riportarono la notizia di insolite impronte di anelli circolari rinvenute nei campi di grano della Scozia, in cui le spighe mature erano ripiegate dolcemente ed ordinatamente in senso orario, sovrapposte le une alle altre in modo da formare dei cerchi perfetti. Vari tipi di analisi effettuate su molti tipi di cerchi hanno portato a scoprire una serie di caratteristiche di tipo fisico (vedi l’articolo "I Cerchi nel Grano").

La Scienza ufficiale, gli Ufologi, I Parapsicologi sono tutti interessati a questi strani fenomeni. Purtroppo tutte le indagini effettuate da scienziati e tutte le varie ipotesi avanzate dai teorici non hanno ancora fornito una spiegazione esauriente di questo strano fenomeno.

C’è quindi motivo e spazio per tentare altre strade.

 

Ipotesi di lavoro

Per prima cosa poniamoci le seguenti domande:

<<Dio ha creato la foglia oppure ha creato un mondo che nella sua evoluzione (o nelle varie ed infinite evoluzioni) poteva produrre la foglia?>>

<<Dio ha creato la foglia o la forma che poi produce la foglia?>>

<<E tale forma è proprio la forma di foglia di rosa, come la conosciamo, oppure è una semplice e basilare forma che si presta a diventare foglia di rosa, foglia di fico?>>

<<E questa può diventare tessuto di fegato, tessuto osseo, o altro ancora?>>

La prima risposta che ha dato l’Uomo a tali domande è che "Dio ha creato un archivio di forme che potranno diventare qualsiasi cosa si voglia in qualsiasi dimensione secondo determinate condizioni al contorno."

Nel contesto di questa visione del Creato ha senso la domanda seguente:

<<L’universo è probabilistico o è deterministico?>>

Mi è utile pensare che la Creazione (nell’ambito delle forme – in cui appunto sta la creazione) sia determinista, e che l’evoluzione (nell’ambito della materia) sia probabilistica. Penso che la foglia non l’abbia creata direttamente Dio, ma penso invece che Dio abbia creato le premesse affinchè la foglia si potesse formare come la conosciamo o anche in forme e dimensioni diverse.

Sappiamo che la composizione ripetitiva di forme elementari molto semplici produce o può produrre forme risultanti anche molto complesse. I frattali sono quei particolari enti geometrici la cui forma è invariante nel cambiamento della scala delle lunghezze, nel senso che successivi ingrandimenti di piccole regioni dell’oggetto mostrano sempre la stessa natura.

L’idealismo in filosofia, da Platone a Leibniz, spiega la materia come attualizzazione di forme: DIO ha creato le forme, più o meno evolute, a seconda dei vari Pensatori, che poi diventano foglia, cavallo, materia, con varie modalità.

La ricerca parapsicologica ci ha consentito di scoprire che taluni fenomeni parapsicologici producono spostamenti di oggetti ed altri fenonemi simili, dove viene messa in gioco una notevole energia la quale è attivata, si presume, da qualità psichiche degli artefici di tali fenomeni.

Sotto questo aspetto non sarebbe una novità inaccettabile che un soggetto dotato di tali capacità possa piegare anche un ettaro di spighe di grano.

I crop circles si formano, generalmente, dove sono attesi e quando sono attesi. Essi sono il prodotto o di una sconosciuta forza naturale oppure sono il risultato di una manipolazione attivata mediante mezzi psichici, indifferentemente da individui terrestri o extraterrestri o da entrambi.

Ciò che deve essere ancora spiegato è la precisione, la complessità dei vari disegni.

Questa precisione è dovuta, a mio avviso, alla ‘proiezione’ sul campo di grano degli archetipi delle forme; entità quindi, non astratte, ma solo immateriali.

La grandiosità dei crop circles consiste nel fatto che essi dimostrano che l’Uomo è abilitato a fare il demiurgo, ossia che egli ha la capacità di usare le idee-forma per creare, sia "direttamente" con l’ausilio di sole qualità umane, sia con l’ausilio di appropriate tecnologie. Le forme che noi vediamo disegnate sui campi di grano sono le stesse forme dei cristalli, delle foglie, dei tessuti viventi.

Queste strane formazioni esprimono simboli che appartengono alla cultura umana e, nello stesso tempo, sono formate attraverso l’uso di entità geometriche che appartengono esse stesse alla stessa cultura.

La decriptazione dei messaggi è molto controversa. Si potrebbe sostenere che non sono stati inviati messaggi diretti all’Uomo. Tale assenza potrebbe avvalorare l’ipotesi che il vero messaggio dei crop circles sia l’assoluta mancanza di messaggi.

Ancora molto va fatto. Occorre ripetere il fenomeno in laboratorio prima di dare una parola definitiva. Il primo passo consiste nel sottoporre soggetti dotati di capacità paranormali ad un esperimento di realizzazione di CROP CIRCLES nei campi di grano, per constatare i fenomeni che si producono e vedere in quali condizioni si verificano. Ecco un buon campo di ricerca per gli scettici.

 Bruno Resta

Roma Ottobre 1999


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